Salve, vorrei avere un opinione.. io soffro di ansia da un pò di anni,anche se nell’ultimo anno sono stata più che bene , ho conosciuto il mio attuale ragazzo e vivevo una relazione da favola.
Un giorno andando in università incontro un ragazzo , mi ci scambiai un paio di sguardi e da lì si scaturì ‘L’inferno’ dentro me, tornata a casa mi sono chiesta ogni giorno se amavo realmente il mio ragazzo o meno, portandomi ad una crisi di ansia e facendo lasciare il mio ragazzo, nei giorni seguenti mi resi conto che non era qualcosa che riguardavano i sentimenti ma era legata all ansia e andai da una psicologa conosciuta tramite internet che mi sostenne facendo riprendere la mia relazione ,ma solo per poche settimane quando il problema si ripresentò più forte di prima, con ansia nel vederlo, angoscia, vomito e il pensiero fisso di doverlo lasciare perchè dentro di me non sentivo determinate emozioni ,ma sapevo che tutto questo è solo frutto dell ansia, insomma mi ha stravolto la vita , mi sta facendo credere cose che non sono e facendo vivere male questa relazione, nel frattempo sono due settimane che sto andando da uno psichiatra che mi ha riconosciuto il DAG,ma io non vedo cambiamenti.. anzi ogni volta che vado ad un incontro torno a casa e sto peggio.. tutto ciò che mi sta accadendo cosa può essere? ho anche paura che il mio ragazzo guardando le altre ragazze non voglia più me o possa tradirmi,infatti ho fatto qualche sogno su quest’ argomento, cosa dovrei fare ? il mio unico sogno è quello di ritornare a com’ero prima e vivermi la mia storia d’amore in tranquillità.
Aspetto una vostra risposta, grazie in anticipo.
Giulia, 20 anni
Cara Giulia,
dalla mail ci arriva tanto la tua agitazione e la difficoltà ad arginare questa ansia che ti impedisce di stare nelle relazioni ma soprattutto di vivere in maniera più serena. Sei stata molto brava anche a differenziare i tuoi stati emotivi, infatti questa consapevolezza ti ha permesso di chiedere aiuto e di questo ti vogliamo rinforzare tantissimo perchè non è assolutamente facile. Sei stata proprio brava!
L’ansia e il panico creano un circolo vizioso in cui è difficile non esserne risucchiati, sembra che tutto ciò che accada debba essere interpretato con una sola chiave di lettura che porta a sottolineare vissuti di impotenza ma soprattutto inadeguatezza. E più ci si senti deboli e più ci isoliamo, più si è soli e più si mettono in discussione i comportamenti degli altri.
Hai sottolineato un passaggio importante nella mail quando dici che tutti i tuoi dubbi non erano legati ad una mancanza di sentimento ma erano funzionali a mettere in campo proprio quell’ansia distruttiva che ti blocca e paralizza, che ti fa venire il vomito e ti impedisce probabilmente di poterti fidare e affidare all’altro. Hai intrapreso un percorso non avere fretta, ci vuole il tempo necessario, hai de nodi così profondi che non è difficile riuscire a risolvere tutto subito. Hai fatto già grandi passi parti da questo e concediti il tempo di conoscerti e valorizzare tutte le innumerevoli risorse che hai. Intraprendere un percorso di terapia ti porta necessariamente a confrontarti con vissuti dolorosi che nella nostra quotidianità tendiamo a modificare attraverso delle difese. Il flusso di queste emozioni a volte è difficile da gestire ma il terapeuta ti aiuterà a trovare strategie per poter affrontare questi vissuti in maniera più funzionale. Non avere timori, poni a lui tutte le domande e i dubbi che senti, questo vi permetterà di stabilire un rapporto terapeutico costruttivo.
Hai perfettamente ragione non deve essere per nulla facile vivere così ma hai attivato tutti gli strumenti per uscirne, il primo tassello sarà proprio ricostruire quella fiducia in te stessa.
Continua a scriverci e tienici aggiornati se ti va.
Un caro saluto!